Primi passi nell'Istituto Missionarie della Consolata

Il 5 maggio 1963 Rosetta Sgorbati fece il suo ingresso nell’Istituto delle Suore Missionarie della Consolata accolta da Madre Nazarena Fissore, allora Superiora Generale.

Il 20 maggio 1963 iniziò il postulato a Sanfré (CN), primo tempo di vita in comunità e introduzione alla vita religiosa che, all'epoca, durava un semestre e si concludeva con la cerimonia della vestizione.

La giovane portò con sé il suo ricco bagaglio di umanità: il suo sorriso aperto e schietto, la generosità nel servire, l'allegria e l’affabilità che faceva stare bene coloro che le erano vicino. Sei mesi passarono in fretta, arrivò novembre e con esso un momento particolarmente sentito: la vestizione. In questa cerimonia le aspiranti alla vita religiosa ricevevano l’abito e cambiavano nome: “Fino ad oggi ti sei chiamata Maria Rosa, d’ora innanzi ti chiamerai Suor Leonella”. Era un avvenimento importante, a cui erano invitate anche le famiglie.

Il 21 novembre 1963, a Nepi (VT) iniziò il Noviziato sotto la guida saggia e prudente di Suor Paolina Emiliani che aiutò la giovane a formarsi una tempra consistente e fedele, tutta protesa a Dio e alla Missione ad Gentes, così come voleva il Canonico Giuseppe Allamano, Fondatore dell’Istituto delle Suore Missionarie della Consolata, di cui beveva con avidità scritti e ed esortazioni.

Il 22 novembre 1965 emise la prima professione religiosa.

 

In seguito Suor Leonella fu destinata in Inghilterra per intraprendere gli studi infermieristici e lì si formò a una vita fraterna fatta di consacrazione, impegno e donazione. Nel 1969 consegue il diploma di State Enrolled Nurse e nel 1970 conclude la prima parte del corso di Midwifery.

Il tempo vissuto in Inghilterra fu intenso, alternato tra formazione, studio e tirocinio negli ospedali. La scuola di Midwifery che Suor Leonella frequentava si trovava a cinquanta chilometri da casa, perciò la sorella poteva ritornare in comunità solo nei giorni di riposo, e per lei era sempre una gioia. La comunità non era solo un luogo accogliente a cui ritornare ma una vita fraterna che lei viveva e condivideva con passione. I momenti comuni erano sempre troppo corti per la sua voglia di stare insieme, e li godeva appieno. Suor Leonella era molto brillante nello studio: aveva una mente vivace, e una memoria formidabile.